Befana 2018: SNATURATURE SUL FIUME
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Aldo Sangalli Befana sul Lambro 2018
Il fiume lo sa. I fiumi, i mari, il vento, la pioggia, gli animali lo sanno. Noi, uomini, fatichiamo un po’. La Natura accetta, accoglie, respinge, costruisce, distrugge...naturalmente. Lo fa. E senza colpa. Tutto accade semplicemente secondo regole semplici: utilità, urgenza, sopravvivenza. In una parola, la Natura è trasformazione. Non ci sono né morte, né vita. C’è un divenire di sostanze. Il fiume lo sa e lo fa da sempre. In apparenza gli uomini vedono un gran disordine nella Natura che, invece, porta in sé una precisione costante di causa effetto. Qui sta il grande errore umano. Interferire in questo ordine dimenticando il più importante dei capitoli e cioè quello che racconta di quanto l’uomo sia Natura, facente parte del sistema che a tutti i costi vorrebbe controllare. Questa dimenticanza, ahimè, cade a cascata sulle azioni. Dimentichiamo di essere natura. La natura cambia. La trasformazione è inevitabile, sempre. L’adattamento necessario. Il cambiamento è il seme della continuità. Mi piace vedere il fiume. Mi piace pensare che porti con sé i semi, che li depositi dove rive e terre lo consentono, che questi semi attecchiscano portando il nuovo, che cambino volto ai prati, con fiori nuovi e di colori nuovi. Forse noi siamo semi, destinati a portare il nuovo negli intorni. Il nuovo negli intorni…. Se rimarremo uguali, se saremo impermeabili al nuovo, saremo destinati. E destinati male. Il seme cresce, vicino ad altri, si intreccia, con altri, diventa, con gli altri e succede che trovi un posto lontano mille miglia e che trovi in questo posto, il suo. Con gli altri semi, quasi, non è più nemmeno condivisione di uno spazio o di una risorsa, ma, più naturalmente, convivenza. Lui non è più l’ultimo arrivato. Lui è il nuovo che esiste con gli altri. Lui ora è stretto con gli altri dalle radici, dal fondo e cresce con loro, e soffre con loro, non è accolto. Lui è. E’ una fusione che rende una sola , unica cosa e che trasforma , cambiando la molteplicità delle forme e delle sostanze..una reazione chimica del cuore e dell'anima..un essere unico ..e nuovo
Parliamo di semi, ovviamente. Ho dimenticato il nome che mi sono dato l’ho cambiato con una delle foglie che l’acqua porta quando piove forte. Ho dimenticato che gli abbracci sono acqua che scorre che passa di mano in mano.
Così accade, a volte con gli uomini. Solo a volte.
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Dall'87 l'arrivo della
Befana sulle acque del fiume Lambro la vigilia dell'Epifania Promosso da Associazione Commissione Cultura Alternativa (CCA) di Carate Brianza, dal Comitato
per il diritto al Mito-Festa dei bambini e dalla gente della valle del Lambro.
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